>>Lucifer's Rising-A Supernatural Gdr

Sin (Shreverport - Louisiana)

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•G@briel~
view post Posted on 8/6/2011, 23:32




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:max:
Sotto il bancone c'erano quattro fucili, uno ad ogni angolo, caricati a pallettoni d'argento, perfetto per uccidere un gran numero di razze, altrettanto buono per rallentare le altre. Dovevo sapermi difendere. In fondo io sapevo cose che molti di loro avrebbero ucciso per farmi dire. Non volevo tanto, mi bastava che mi pagassero. Le mie cameriere, un umana, due demoni e un vampiro, giravano tra i tavoli per servire i clienti e a volte civettare con loro, le lasciavo fare, favoriva gli affari. Io stavo sempre al bancone. Riempii una pinta di birra e la servii ad un mutaforma che stava disgustosamente perdendo scaglie di pelle sul mio sgabello poi mi avvicinai a Phil e gli tolsi una bottiglia di tequila dalla mano
-Per stasera è abbastanza Phil-
Era troppo ubriaco per sentirmi e rispondermi e mi aveva vuotato la bottiglia. La morte del figlio lo aveva proprio buttato a terra, pover'uomo, potevo capirlo
-Questa te la metto in conto-
Mormorai, non sarebbe riuscito a contare i soldi neanche volendo in quel momento.

Edited by •G@briel~ - 9/6/2011, 01:30
 
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Kruzx
view post Posted on 12/6/2011, 20:52




Premessa
John si trovava in Luisiana da due giorni, poichè aveva sentito voci su un locale nel quale avrebbe potuto trovare interessanti informazioni, e si era recato sul posto per verificare.
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:john:
Una volta parcheggiata l'auto, non molto lontano dal locale desiderato, John scese, chiuse la vettura, per poi dirigersi verso l'entrata del locale, fermandosi per leggere l'insegna illuminata nel cielo serale.

* Il Sin, sono nel posto giusto.*

Varcata la soglia, si trovò davanti gli occhi un classico locale, tipico degli stati del sud, ma si accorse che di tradizionale in quel posto c'era solo l'arredameto del bar. Per un cacciatore come John bastarono poche occhiate per accorgersi che in quel posto non c'erano solo umani. In poche occhiate notò diversi demoni dagli occhi.

*Allora quelle voci sono vere, dovrò stare attento*

Pur leggermente stranito dalla situazione per lui nuova ed insolita, John si avvicinò al bancone, notando, mentre si avvicinava, che uno dei clienti stava perdendo scaglie di pelle.

*Anche un mutaforma, che diamine di posto, strano che nessuno lo abbia già raso al suolo.*

Una volta al bancone John alzò leggermente la voce, quel che bastava per farsi sentire da una delle cameriere.

-La migliore birra alla spina che avete, per favore.-

 
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•G@briel~
view post Posted on 12/6/2011, 21:11




:max:
Non mi accorsi nemmeno che qualcuno era entrato nel locale, non era nessuno che attirasse l'attenzione ma quando alzò la voce feci un cenno a una delle cameriere che si stava avvicinando di girare i tacchi. Doveva essere un nuovo cliente o comunque qualcuno che non aveva mai visto il posto perciò me ne sarei occupata io. Se era uno qualunque si trovava nei guai, se era un cacciatore era meglio mettere bene in chiaro le regole. Però guardò il mutaforma poco lontano da lui senza battere ciglio. Beccato amico, pensai con un sorriso. Riempii un boccale di birra e glielo servii avvicinandomi e poggiando i gomiti sul bancone
-Un cacciatore che non bada a spese-
Commentai lasciando che capisse che me n'ero accorta poi feci una smorfia arricciando il naso
-Sono abituata a tipi del genere-
Gli spiegai con un mezzo sorriso
 
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Kruzx
view post Posted on 12/6/2011, 23:07




CITAZIONE
-Un cacciatore che non bada a spese-
-Sono abituata a tipi del genere-

:john:
John non era stupito di essere stato inquadrato facilmente, dato che non era li per celare la sua identità, ma era alla ricerca d'informazioni, e lasciandosi scappare un sorriso, rispose alla ragazza.

-Semplicemente non sono tirchio, specie se si tratta di birra.-

Bevve un sorso, facendo un occhiolino alla ragazza con l'occhio sinistro, per poi riprendere il discorso da dove lo aveva lasciato.

-Mi hanno parlato di questo posto, e sono venuto a controllare. Devo dire che le voci fin ora si sono rivelate veritiere, anche se non mi spiego perchè non si massacrino tutti a vicenda.-

Fece una pausa per sorseggiare la birra, per poi aggiungere.

-Ad ogni modo, ho saputo che qui si ottengono anche informazioni interessanti, cosa sai dirmi al riguardo?-

*Ora vediamo cosa sa, e cosa vuole rivelare.*


John parlava con la ragazza in apparente tranquillità, ma dal momento in cui si era reso conto del genere di locale in cui si trovava, non aveva abbassato la guardia neanche per un istante. Quel posto gli sembrava decisamente surreale, anche se aveva compreso che qualsiasi cliente era costretto a non infastidire gli altri, gli sfuggiva il come fosse possibile una cosa del genere.
 
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•G@briel~
view post Posted on 13/6/2011, 12:04




:max:
Mi guardai un attimo intorno con un mezzo sorriso, a tutti loro sarebbe piaciuto fare strage nel mio locale chi da una parte, chi dall'altra, si guardavano come se volessero saltarsi al collo da un momento all'altro. Ma non potevano. Quell'idea mi dava uno strano senso di onnipotenza.
-E' un incantesimo-
Gli spiegai
-Sono le regole del gioco, qui dentro non voglio violenza, io bado ai miei affari-
Ridacchiai alla sua domanda e stappai una bottiglia di birra per me prima di appoggiarmi di nuovo con i gomiti al bancone. Uomini. La facevano sempre facile
-Non è così che funziona bello-
Buttai giù un sorso e lo guardai ancora
-Dimmi quanti soldi hai in tasca e vedrò cosa posso fare per te-
 
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Kruzx
view post Posted on 13/6/2011, 22:10




:john:
-Un incantesimo eh? Spero tu sappia ciò che fai, non si scherza con la magia.-

Disse, per poi bere un altro sorso e riprendere il discorso.

-Tornando agli affari, dammi un computer, una connessione ad internet, ed un conto dove mettere i soldi, transazione pulita e non rintracciabile in nessun modo, se rimaniamo sotto i diecimila. Cifre maggiori destano sospetti.-

Finì di bere la birra, per tornare poi a guardare la ragazza, aspettando la sua risposta.

*Un incantesimo? Sono dubioso, secondo me in questo posto prima o poi scoppierà un casino infernale.*

John sapeva di poter trarre informazioni utili dalla ragazza, il solo fatto che lei fosse disponibile a trattare significava che l'informazioni c'erano, e che probabilmente era la fonte locale dei cacciatori.











 
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•G@briel~
view post Posted on 13/6/2011, 23:42




:max:
La sua risposta mi piacque da morire, aveva soldi da spendere il che lo fece entrare automaticamente nelle mie grazie.
-Con calma cowboy-
Bevvi un sorso di birra e lo guardai torva
-Ti serve un caso su cui lavorare o vuoi informazioni su qualcosa che hai già tra le mani?-
Oppure voleva solo armi o documenti, in ogni caso potevo dargli tutto quello che gli serviva
-E poi qui si paga in contanti ma c'è un bancomat lungo la strada-
 
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Kruzx
view post Posted on 14/6/2011, 00:45




:john:

-Poco tecnologica, comunque vorrei un caso, anche se mi basterebbe seguire uno dei tuoi clienti probabilmente. Dimmi quanto vuoi.-

John si chiedeva a cosa servisse disturbarsi tanto a cercare, quando i "casi" stavano bevendo a pochi metri.

*Bha probabilmente l'incantesimo li protegge anche fuori per un raggio abbastanza lungo.*

La sua speranza era riposta nel fatto che la ragazza, gli potesse trovare un caso abbastanza interessante. Per John più c'erano mostri da far fuori, più cacciatori erano coinvolti, più la cosa si faceva intrigante, dato che amava misurarsi con gli altri cacciatori, che quasi mai erano alla sua altezza.

*Chissà dove mi manderà la barista, sono proprio curioso.*
 
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•G@briel~
view post Posted on 14/6/2011, 00:51




Ho pubblicato tre casi nella sezione apposita, scegline pure uno così mi regolo di conseguenze ;)
 
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Kruzx
view post Posted on 14/6/2011, 11:46




Scelgo Out of sight out of mind

 
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•G@briel~
view post Posted on 15/6/2011, 01:40




:max:
-I miei clienti non si toccano-
Misi in chiaro
-Le regole del gioco-
Ribadii per poi recuperare il mio sorriso
-Però ho qualcosa di molto interessante se ti piace viaggiare-
Mi allontanai un attimo da lui e mi avvicinai a un mobiletto che tenevo chiusi a chiave, la piccola chiave d'ottone la portavo sempre con me appesa al collo, le mie informazioni erano preziose, non volevo che finissero in mani sbagliate. Scavai un po' tra i fascicoli che avevo messo da parte. Ne recuperai uno con su scritto in grande "Boston". Gli portai la cartellina e la poggiai sul bancone ma non avrei lasciato che la prendesse senza vedere prima i soldi
-Per questa sono 500$ se dopo averla letta vuoi altre informazioni il prezzo varia-
Mi sentii chiamare da un cacciatore che era appena entrato e mi voltai, mi lanciò una mazzetta di banconote e io sorrisi afferrandole, le contai poi gli feci cenno di andare verso il retro del locale, un cliente affezionato che veniva da me a rifornirsi di armi che i normali negozi per appassionati non avevano
 
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Kruzx
view post Posted on 15/6/2011, 15:11




:john:
-500? Va bene, li vado a prendere.-

John uscì con passo rapido dal locale, cercando sulla strada il bancomat di cui aveva parlato la ragazza. Una volta localizzato, si diresse verso lo sportello, la strada era deserta, si udivano solo i suoi passi, una volta davanti l'apparecchio, John frugò nel suo portafoglio, per prendere una delle carte di credito. Una carta Visa, intestata ad una certa Mary Evans, con incollato sopra un post-it con il codice segreto.

*Spero ci sia rimasto qualcosa sul conto.*


Con tranquillità John inserì carta, codice, verificò il saldo, e poi si apprestò a ritirare la cifra desiderata.


*520 dollari, direi che è giunta l'ora anche di questa carta di credito.*


John ritirò tutti i 520 dollari, ne ripose 20 nel portafoglio, e 500 in una delle tasche del giubotto. Una volta riposti i soldi, lasciò cadere la carta di credito a terra, mormorando:

-Grazie Mary Evans-

Per poi avviarsi verso il locale; ed una volta dentro, posati i soldi sul bancone, avrebbe dato il tempo alla ragazza di controllare la cifra, se non si fosse fidata, dopo di che avrebbe preso la cartellina, dirigendosi verso l'uscita, parlando prima di uscire, in modo che la ragazza avrebbe potuto sentirlo.


-Se è una fregatura, so dove trovarti.-
--------------------------------
Continua nel topik--> Viaggio Luisiana-Boston--> Destinazione finale: Ruines et sorts - Boston [Negozio]

Edited by Kruzx - 17/6/2011, 00:35
 
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•G@briel~
view post Posted on 15/6/2011, 17:28




:max:
Lo guardai torva assottigliando lo sguardo
-Nessuna fregatura-
Dissi con tono infastidito, non avevo mai venduto una fregatura in vita mia a nessun cacciatore. Contai distrattamente i soldi poi li infilai in tasca
-L'unica cosa che non posso assicurarti è che non troverai altri cacciatori che lavorano al caso-
Non era colpa mia se qualcuno si accorgeva delle cose "strane" prima di me o se le informazioni arrivano più in fretta da qualche altra parte, certo era che io ero una spacciatrice onesta, non vendevo mai lo stesso caso due volte. Sapevano sul serio dove venirmi a cercare e non volevo rimetterci il culo
-Buon lavoro cacciatore-
Gli dissi con un radioso sorriso per poi tornare al mio di lavoro

Dipende da dove vuoi andare, puoi aprire una discussione in un motel (specificando tra parentesi in che città sei) o in viaggio o in un qualsiasi altro luogo. Quando comincerai a lavorare al caso muoverò io dei png per aiutarti ;)
P.s. Questo tipo di domande puoi farle nella discussione "casi e proposte" qui =)
 
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g0rka
view post Posted on 18/6/2011, 11:50




:jess:
Avevo sentito parlare del Sin diverso tempo fa e, poco dopo, avevo fatto la mia prima comparsa nel bel mezzo di specie di ogni genere. Vi erano persino altri demoni, nessuno di davvero importante ma abbastanza vecchi da sapere chi fossi e quindi rivolgermi risatine beffarde o battute poco piacevoli. O forse, a questo punto, anche i "neofiti" avrebbero avuto la stessa reazione. Poco importava. Non ero lo zimbello dell'inferno perchè non sapevo fare il mio mestiere ma, semplicemente, perchè possedevo una mente capace di pensare in maniera giusta, un cuore capace di provare sentimenti e un'anima dotata di coscienza. In questo non ci vedevo nulla di male, quindi nulla di cui vergognarmi. Anzi, mi dispiaceva quasi per loro! Comunque anche quella sera ero lì, dopo diverso tempo che non vi entravo, a dirla tutta. Ciò che differenziava la mia visita da tutte le atre era che a Shreverport non ci ero arrivata per il piacere di bere qualcosa al Sin, ma perchè ero stata invocata, perchè stavo lavorando! Ebbene, per quanti buoni sentimenti provassi sarebbe sciocco pensare che avrei smesso di fare quello che dovevo. Del resto anche gli umani, le creature di Dio, uccidevano i propri simili senza rimorsi... e gli angeli riuscivano a non essere da meno! Personalmente vi era anche un'altra ragione a spingermi a continuare, oltre alla mia comunque demoniaca natura: all'inferno dovevo viverci. Avete idea di cosa significhi rifiutarsi di portare a termine i propri compiti? Avete idea di cosa comporti non volerlo fare perchè la vostra coscienza brucia? Suppongo di no ed io se anche lo volessi - e non voglio - non potrei spiegare una cosa del genere.
Mi feci largo tra la gente, i tavoli, le sedie e le panche fino a raggiungere una cameriera a cui ordinai un Dark Angel. Presi posto al bancone, rivolgendo a Max, la proprietaria del Sing, un breve saluto con un altrettanto breve spostamento del capo. Chi era stato lì dentro più di una volta sapeva chi era e lei conosceva i suoi clienti.
 
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~Lëuviah•
view post Posted on 20/6/2011, 00:28




Continua da Chevrolet Impala '67

:dean:
Entrai nel locale insieme a Sammy.Non era cambiato dall'ultima volta in cui vi avevo messo piede,Lei era dietro il bancone,intenta a parlare con qualcuno.
Diversi demoni stavano sorseggiando qualcosa,e il primo istinto fu quello di portare una mano alla pistola,che fortunatamente era rimasta nell'auto
Non cambierà mai eh..
Mi rivolsi a mio fratello e avanzai verso il bancone a passo lento.Mi sentivo come Clint Eastwood in Mezzogiorno di fuoco.
Sospirai e mi fermai a pochi passi da lei,le braccia incrociate sul petto e un sorriso adorabile sulle labbra
Prima di mettere mano al fucile...aspetta di sentire la domanda.Ciao Max...
 
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24 replies since 8/6/2011, 23:32   299 views
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